domenica 28 ottobre 2007

Cosa aspettiamo ad unirci?

La Sicilia è sotto attacco mass-mediatico. Sembra che i nemici del popolo siciliano si siano organizzati in modo tale che non passi giorno che non ci sia un attacco alla natura stessa dei siciliani: si tratti di tivù, carta stampata, o blog poco importa. Ultimo in ordine temporale è forse un post pubblicato su Rosalio.it (presumibilmente il più importante blog di Palermo) dal titolo: "Sicilia: istruzioni per chi proprio non la capisce". Un post nel quale l'autore sostiene che i peggiori nemici della Sicilia siano proprio i Siciliani. Potete immaginare il tenore dei commenti, in quello che sembra profilarsi sempre più come il blog dell'antisicilianismo palermitano: attacchi all'autonomia; attacchi allo statuto "speciale" della regione; le solite citazioni di Tomasi di Lampedusa; le solite allusioni all'irredimibile tendenza alla corruzione, all'apatia, all'immobilismo del popolo siciliano.


Nei giorni scorsi si è acceso un piccolo dibattito su questo blog a proposito di divisione del mondo sicilianista per questioni di principio che si stenta francamente a comprendere. In quella occasione ho lanciato alcuni quesiti, fin'ora disattesi. Prendo spunto pertanto per rilanciarli e magari ampliarli in questo nuovo post. Rivolgo a tutti noi, blogger e non, queste semplicissime domande:

- Cosa aspettano le attuali forze sicilianiste ad unirsi e a far sentire all'unisono la voce del popolo siciliano? Cosa impedisce loro, oggi, di mettersi a capo di un movimento di liberazione della Sicilia; che la difenda a tutti i livelli e ne rivendichi le ragioni?

- Sono solo ragioni ideologiche a divedere il fronte sicilianista? (Se è così, francamente, i politici sicilianisti si trovano distanti anni luce dal sentire comune di quelli che vogliono vedere la Sicilia finalmente liberata e se ne fregano di sigle e partiti.)

- Se i motivi che dividono i sicilianisti non sono di natura ideologica, sono forse da attribuire a invidie e gelosie? (In tal caso hanno ragione quelli che credono che non siamo un popolo ma vogliamo sempre prevalere gli uni sugli altri. E allora siamo irredimibili e ci meritiano le catene.)

Voi cosa ne pensate?

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Cari amici,

in attesa che l'auspicata unità di intenti dei movimenti sicilianisti avvenga, non si può far altro che intervenire, laddove è possibile, per sbugiardare il falso.


un saluto

Meridio S.

Anonimo ha detto...

Caro ing. Volante,

ho voluto intervenire sul blog di Rosalio e al terzo importante post il "democratico" Rosalio ha censurato.

Ho chiesto spiegazioni ed il censuratore Rosalio ha sostenuto che i post troppo lunghi venivano tagliati; poi, cambiando versione, ha detto che ad essere tagliati erano i post con un probabile indirizzo email fittizzio.

Ho salvato le pagine censurate.

E' bene che si sappia che il sig. Rosalio è un censuratore dei sicilianisti.

Un saluto
Merisio Siculo

Anonimo ha detto...

Scusa per una z in più e una s al posto della d.

Meridio S.

L'Ingegnere Volante ha detto...

Caro Meridio Siculo,

Grazie per i tuoi propositi e per i tuoi interventi. Rosalio, come tanti altri, è un censuratore: hai ragione. Questo si deve sapere.

Ma dobbiamo farci furbi, intervenire nella discussione a piccole dosi per dare iniezioni di sicilianismo a questi anestetizzati dal regime.

Un caro saluto.

Anonimo ha detto...

Caro ingegnere,

sul mio sito troverai LA SICILIA AI SICILIANI (manifesto del 1920) di Lucio Tasca e il giudizio antisiciliano del Consiglio di Stato dell'epoca, sullo Statuto Speciale di Autonomia.

Un saluto
Meridio S.

L'Ingegnere Volante ha detto...

Caro Meridio,

Grazie per questa segnalazione. Ho letto e ho apprezzato, come sempre.

Ti ringrazio anche per "IL CONSIGLIO DI STATO E LO STATUTO DI AUTONOMIA" tratto da "QUEL CHE SI PENSA IN SICILIA" di LUCA COSMERIO. Che magnifica fonte di conoscenza!

Mi piacerebbe tanto leggere questo libro. Sai come potrei reperirlo?

Voglio segnalarti l'ultimo post de L'Abate Vella: Il Manifesto 1.0. Grandioso, come sempre!

Cari saluti.

Anonimo ha detto...

A proposito del libro di L. Cosmerio, prometto, col tempo, di riportarlo tutto in rete, compresa la copertina.

Se, nel frattempo, riesco a reperirlo ti faccio sapere.

Un saluto
Meridio S.

Anonimo ha detto...

MAI PIU' FESTE DELLE FORZE ARMATE IN SICILIA


http://it.youtube.com/watch?v=zHVIFhT1skg

NUOVO VIDEO PER LA SICILIA CHE VOGLIAMO

www.siciliapaisi.org (com, net) 333 7477702 (tim) 090 9432048 (fastweb)

www.messinacity. com NEWS 2 novembre 2007

1) MOSTRA A ROMA SUL TEATRO ROMANO ANTICO
LA STORIA DEL TEATRO MA DIMENTICANO I TEATRI SICILIANI DI MORGANTINA E SIRACUSA
è sempre la solita storia di amnesie italiane.
Ma quale teatro romano? forse quello copiato dal greco ?
forse quello fatto sparire dalla Sicilia?
Guardate il sito della mostra a Roma allestita dentro al Colosseo.

http://www.beniculturali.it/pdf/TestoColosseoScaena.pdf

ECCO IL VIDEO DEDICATO ALLA MOSTRA DI ROMA

http://it.youtube.com/watch?v=zHVIFhT1skg

Come mai non sono nominati i teatri siciliani che esistevano PRIMA DEI GRECI?

Il curatore, NICOLA SAVARESE, è stato Guest scollar (nel 1988) alla Fondazione P. Getty (Museum) di Los Angeles

Prossimamente articolo sul TEATRO SICILIANO ANTICO

2) MANIFESTAZIONE ASSOCIAZIONE PARENTI VITTIME STRADA

PROPOSTA DI LEGGE DELLA DEPUTATA CARLUCCI
per togliere la patente per 10 anni
a chi uccide in stato alcolico o droghe

7.000 morti l'anno
300.000 feriti l'anno
20.000 invalidi l'anno

ecco come l'Italia paga la politica del trasporto su gomma
l'industria automobilistica lucra miliardi sui cadaveri dei cittadini

ecco come la Sicilia è stritolata in una morsa di acciaio e gomma
2 pedoni al giorno sono investiti senza neanche sapere il perchè.

Alcuni Video della manifestazione:

cercare con le parole VITTIME STRADA oppure CASSANITI,

leggere tutte le note a destra,

comunicare eventuali note, grazie.

Rino Baeli 333 7477702

http://it.youtube.com/watch?v=1sJMNISsQqg

http://it.youtube.com/watch?v=VNVfhm7-doE

http://it.youtube.com/watch?v=ERyVUMzoJdI

http://it.youtube.com/watch?v=OSghW0OdQDs

http://it.youtube.com/watch?v=tx2EteFxejw

http://it.youtube.com/watch?v=_mPtrbu9jtY


3)MOSTRA AL TEATRO DI MESSINA DEL GIORNALE
"L'OSSERVATORE ROMANO" (chiude il 18 novembre)
siamo in una fase di piena offensiva vaticana
che da Roma salta a Messina con una mostra di facciata
Il Vaticano cerca di rifarsi la faccia dopo gli scandali,
riparte da Messina la città distrutta dalle banche, dai militari e dai preti.

4) 4 NOVEMBRE 2007 NESSUNA FESTA DELLE FORZE ARMATE ITALIANE IN SICILIA
Fino a quando non sarà rispettato il Trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947art.50
"L'Italia si impegna a tenere smlitarizzata la Sicilia"
NESSUNA FESTA FINO A QUANDO LE VITTIME DELLE STRAGI DI PALERMO DEL 19 OTTOBRE 1944 DI CATANIA, DI RAGUSA E DI MESSINA DEL 7 MARZO 1947 COMPIUTE DALLE FORZE ARMATE ITALIANE , NON SARANNO PUNITE, RICORDATE E RISARCITE.

Anonimo ha detto...

FINALMENTE I VERI SICILIANI si sono risvegliati da 147 anni di sonno profondo. Il sangue del Vespro di 750 anni fa`incomincia a scorrere di nuovo. Questa volta gli nemici non sono i francesi angioini e il papa, ma gli italici del nord, i pseudo-italiani che hanno perso le loro radici e lingue storiche, il governo coloniale italiano, i partiti nazionali italiani, l’opinione pubblica italiana col cervello lavato al stile stalinista, i pseudo-siciliani colonizzati, il sistema scolastico conformista perpuatori delle menzogne anti-storiche, la stampa asservita al potere politico italico. Il nostro momento storico per la nostra riscossa come popolo Siciliano e`arrivato il 4 luglio 2007 quando il popolo Siciliano ha finalmente smaschierato l’anti-eroe ed assassino garibaldi al parlamento italiano. Lo stesso giorno dell’anti eroe garibaldi e della revoluzione Americana. Noi faremo come hanno fatto gli Americani di 231 anni fa`, rovesciando il potere coloniale che le teneva schiavi. VIVA La Sicilia Libera, VIVA il popolo Siciliano, VIVA la Nazione Siciliana, VIVA LA LINGUA SICILIANA. Avanti col nuovo Vespro Siciliano

Anonimo ha detto...

NUOVO LUOGO DI RIUNIONE DEI SITI SICILIANISTI...

http://www.perlasicilia.altervista.org

L'Ingegnere Volante ha detto...

Ragazzi,

Ottima iniziativa! Grazie di cuore per avere incluso il mio sito nel vostro.

PER LA SICILIA!

Ing. Volante

Anonimo ha detto...

Dirò la mia.
Andrò direttamente al “ succo “ della questione evitando di tornare a polemizzare anche se sinceramente credo che nella mia risposta al Tuo primo post ( FNS: le ideologie fotteranno il sicilianismo ) apparivano chiariti i motivi che mi inducevano a non essere per nulla d’accordo con Te e la tua Analisi.
Cosa del resto sagacemente notata da quell’Anonimo ( N.d.A. perché anonimo? ) che ha interagito con Noi, a seguito del tuo post e della mia risposta.
Tuttavia visto il Tuo nuovo post e credendo che nel dialogo ci sia sempre e comunque un germe di positività, darò in continuità la mia opinione su quanto nuovamente scrivi.
Tu chiedi:
Cosa aspettano le attuali forze sicilianiste ad unirsi e a far sentire all'unisono la voce del popolo siciliano?

Dai evidentemente per scontato che quelle che giustamente Tu chiami le “ attuali forze sicilianiste” debbano necessariamente unirsi per fare sentire la voce del Popolo Siciliano.
Noi Indipendentisti travagghisti & progressisti pensiamo che stando così le cose ciò non solo non sia una emergenza né una necessità ma addirittura un qualcosa in sé di controproducente.
Vengo e mi spiego.
Intorno a quali principi, a quali progetti, programmi e/o discriminanti tutto ciò dovrebbe mai avvenire?
Nessuno lo dice né lo scrive. Sembra che l’unico collante dovrebbe essere un alquanto vago e nebuloso amore per la Sicilia.
Può bastare così poco ad unirci se poi tanto altro, troppo altro ci divide?
Del resto anche Tu non farai fatica ad ammettere apertamente che la “ nebulosa “ sicilianista è oggi discordante idealmente, politicamente,praticamente su tutto.
Come si può, ad esempio, mai chiedere a quelli come Me , Noi che militano o ‘ntu F.N.S. o nei “ travagghisti” di Focus Trinakria o ancora tra i Sinnakalisti du C.S.S. di mettere da parte le loro visioni socialmente orientate quando si sa che queste sono fortemente interrelate ed inseparabili dalla indubitabile nostra militanza indipendentista?
E Ci si chiede di “ stemperare “ la nostra coerenza ideale e la nostra azione politica per diluirci in un calderone, semanticamente e politicamente, equivoco quale indubbiamente è il progetto della cosidettà Unione dei Sicilianisti,che tanto sa di quel “ pansicilianismo autonomista “ che tanto male fa, da anni, alla Sicilia,spacciando per sicilianiste proposte in realtà antisiciliane.
Gli stessi che spesso puntellano le loro poltrone comunali o di altro tipo con i leader di quei partiti che pontificano e si sentono novelli oracoli.
Certo Tu qui dall’osservatorio del Tuo Blog non puoi ricordare cosa accadde circa un decennio fa quando una proposta simile ci fu prospettata.
Noi sì, invece, ricordiamo.
Abbiamo presente quante e quali delusioni detta ipotesi fece maturare nella nostra area politico-culturale.
Noi già militavamo ‘ntu F.N.S. quando questo progetto fu tentato attraverso la creazione di un Cartello elettorale di rassemblement quale fu quello di “ NOI SICILIANI – FNS “.
Cartello al quale aderimmo senza fanatismi ma con la sincera lealtà che sempre ci ha caratterizzato.
Ricordiamo il clima di pervaso populismo che segnò quella esperienza, non dimentichiamo come si cercò benché fosse un accordo paritario di mettere quasi fuori gioco gli Indipendentisti allora rappresentati solo nell’intero quadro politico da ‘u F.N.S..
Basterebbe oggi aver vissuto quel difficile momento, quelle campagne elettorali per comprendere e ricordare come una simile ipotesi proprio perché si basava sull’assioma (indimostrabile per definizione) che l’Unità produce consenso elettorale e fors’anche politico mostrò allora evidentemente tutti i suoi limiti.
Limiti dettati dall’essere, oggi come ieri, un puro atto di speculazione tattico-politica che nessun contatto mostrava e a maggior ragione mostra oggi con la realtà, con la “ fisicità” della politica.
Oggi parecchi ancora in buona fede , anche Tu, tornate a riproporre quella “ panacea “.
E taluni lo fanno tacendo sul fatto che questa ANNUNCIATA UNITA’ è proclamata in sé senza alcuna reale, chiara riflessione né sul senso politico dell’azione Sicilianista( siete e sarete per l’Autonomia? per l’Indipendenza? per una prospettiva federalista? ) e neppure sul programma sociale( nessun accento alle discriminanti di politica culturale, economica, sociale e/o sindacale).
Qui non invochiamo o reclamiamo un GRUNDSATZPROGRAMM tipo quello della SPD tedesca ma almeno un accenno su ciò che dovrebbe unire e amalgamare queste sigle e/o gruppi della “ nebulosa” sicilianista. Niente di tutto ciò

Poi ancora preso dal tuo ragionamento chiedi: Cosa impedisce loro, oggi, di mettersi a capo di un movimento di liberazione della Sicilia; che la difenda a tutti i livelli e ne rivendichi le ragioni?


Vedi forse Ti sfugge il fatto, per nulla secondario, che i processi di liberazione nazionale, tutti i processi di liberazione nazionale , non passano per semplici, tutto sommato atti auto-referenziali di volontà singole o di ristrette elitè.
E questo vale anche per il nostro processo di liberazione nazionale, dato che anch’esso risponde a precise, determinate esigenze espresse ed incarnate proprio da quel Popolo Siciliano che dovremmo Tutti rappresentare.
Ora Noi tutti se organizziamo ed animiamo una onesta, diretta militanza politica e culturale mirante all’Autodeterminazione della Sicilia dobbiamo riconoscere con realismo che difendere e rivendicare le ragioni del Popolo e della Nazione Siciliana non deve necessariamente significare voler essere tutto il processo di liberazione nazionale.
Molti invece credono in questa idea di esclusività monomandataria. Perché?
L’esperienza ci dice che spesso entra in gioco quello che il solito ( ma geniale) Gramsci chiamava “ basso opportunismo”.
Vedi dopo le delusioni reali, politiche ed organizzative prodotte da questo falso mito dell’unità oggi tornare ad agitare fumosamente questa prospettiva significa per dirla con Ernesto Rossi
“ girare il fumo con la manovella” nella speranza, coltivata da taluni, di cogliere i frutti in una leadership unica anche se non unificante.
A costoro diciamo che troveranno sulla loro strada gli Indipendentisti democratici, progressisti e travagghisti!
Come possono chiedere seriamente ad partito indipendentista e democratico & progressista come ‘u F.N.S. di diluire le sue irrinunciabili pregiudiziali ANTI MAFIOSA e ANTI PONTE in una “ KUSICCHIA “ di cui nessuno ha mai seriamente discusso?
Davvero chi pensa ciò allora considera poco il nostro Popolo e complessivamente sottovaluta i suoi bisogni e i suoi diritti. Recuperiamo tutti serietà.
Certeduni potranno anche tentare il solito, ennesimo “ cartellicchio “ elettoralistico ma dovranno dire ai siciliani apertamente che in esso non ci sono, per motivi politici, ideali e sociali, forze imprescindibili quale è, ad esempio e soprattutto, quel Frunti Nazziunali Sicilianu che è tanta parte della storia dell’indipendentismo isolano del XX° e XXI° secolo ma anche strutture più giovani quali ‘u Focus Trinakria o ancora ‘u C.S.S..
Dovranno dire ai Siciliani che Si uniscono e fanno della loro pura e semplice unità in chiave elettoralistica l’essenza unica e sola del loro non programma.
Un po’ poco quello che offrono ad un Popolo come quello Siciliano alla ricerca di rinascita e riscatto. Non credete?

Tu chiedi infine: Sono solo ragioni ideologiche a divedere il fronte sicilianista? (Se è così, francamente, i politici sicilianisti si trovano distanti anni luce dal sentire comune di quelli che vogliono vedere la Sicilia finalmente liberata e se ne fregano di sigle e partiti.)


Vedi con questa domanda poi mostri, e con Te lo fanno molti altri, una certa incomprensione non tanto e non solo per le idealità ( anche quella sicilianista se ci pensi è un’alta idealità ) ma anche per le differenze ideologiche e politiche che sono il lievito della vera politica anche tra Noi.
Ma andrò oltre e dirò una verità che va detta anche se spiacevole.
Alcuni settori politici dell’area nostra tentano in nome di purismi virtuali solo evocati e di personalismi spesso spregiudicati quelli sì praticati di emarginare e dileggiare tutte le forze e gruppi che non la pensano come loro salvo poi invocare coccodrillescamente,con voce pseudo-patriottarda, l’unità di tutti .
Diciamolo chiaramente Noi non ci stiamo.
E invitiamo anche Te, di cui facciamo salva la buona fede, a riflettere ,senza lenti colorate, su questa nostra analisi
Del resto quale patriota siciliano potrebbe accettare la vecchia, fallimentare prassi del “ comunque volemose bene “e affidare a questi autoproclamati leader cosiddetti sicilianisti spesso , in contraddizione con se stessi, il futuro della nostra Patria Ancestrale? Nessuno credo concorderai con me.
Siamo dunque seri e conseguenti la Sicilia si merita altro e più !
Occorre rimboccarsi le maniche, tornare tra la gente, tra gli uomini e le donne di Trinakria, in patria come nella Diaspora, per dimostrare che la vera politica indipendentista vince qualsiasi deriva populista.
Speriamo quindi che questa nostra risposta possa contribuire, sempre in buona fede, a mantenere vivo il dibattito sia sui blog sicilianisti e indipendentisti come i nostri come anche nella nostra area culturale e politica.

ANTUDU!

FABIO - TRINAKRIUS

Anonimo ha detto...

Cari amici,

credo che il problema fondamentale della mancanza di una minima unità d'intenti dei partiti che si rifanno alle idee sicilianiste, autonomiste o indipendetiste sia di natura culturale e ideale.

Appare incredibile, infatti, che tutti questi "movimenti" rivendichino allo stesso tempo la difesa della Sicilia e del Popolo Siciliano e si trovino, poi, in un tale disaccordo di vedute da pregiudicare in partenza qualsiasi tentativo di unire le forze, (perchè checcè se ne dica, l'unione fa la forza) per una efficace ed ordinata difesa dei diritti dei siciliani.

Ed appare ancora più incredibile come chi ha a cuore le sorti della Nazione Siciliana, la sua difesa e la sua emancipazione possa, poi, arrendersi così facilmente di fronte a difficoltà e incomprensioni.

Possibile che le distanze riguardanti le "ricette" per la nostra salvezza siano così insormontabili da precludere una azione comune?

Possibile che esistano idee così antitetiche sulle possibili soluzioni dei nostri atavici problemi, da impedire anche un semplice coordinamento di azioni?

Ma come? I nostri conquistatori sono riusciti a unire ciò che era impossibile riunire e noi non riusciamo a far confluire ideali che dicono di andare verso la stessa direzione?

Che figura ci facciamo di fronte al mondo?

Dove sono la nostra intelligenza, la nostra tenacia, la nostra pazienza, la nostra furbizia, l'amore per la nostra terra?

Di fronte al dato di fatto delle nostre ineluttabili divisioni ogni tentativo di giustificare un siffato statu-quo diventa piccolo e risibile.

Se vogliamo volare in alto dobbiamo aprire le nostre ali, non richiuderle attorno a noi stessi.

Dobbiamo rivestirci di umiltà e rimettere la palla in gioco.

Dobbiamo ricominciare laddove ci siamo interrotti.

Dobbiamo rimettere la questione in discussione sino a raggiungere l'obbiettivo.

Solo così potremo sentirci maturi per il passo successivo.

E' una questione culturale perchè la sua soluzione può essere raggiunta solo grazie alla buona volontà, alle esperienze ed alle cognizioni di ognuno.

E' una questione ideale perchè la sua soluzione si raggiunge solo grazie all'amore e allo spirito di sacrificio che ognuno di noi sente verso questa terra maltrattata ed offesa.

Anonimo ha detto...

Ho da poco riletto la citazione di uno scritto; del 1941, di tale B. WOOTTON e vi ho trovato ben espresso un concetto che credo sarete d’accordo con me si adatta alla perfezione al nostro dibattito sull’unità dei sicilianisti.
Ho pensato quindi di fare cosa gradita nel pubblicare qui sia il brano originale che la mia personale “parafrasi”.

“ L’idea che si debba anzitutto raggiungere il socialismo e che fatto ciò, tutto quanto concerne i rapporti internazionali si sistemerà da sé,è una idea che ignora le lezioni dell’esperienza.”

“ L’idea che si debba anzitutto raggiungere l’unità dei sicilianisti e che fatto ciò, tutto quanto concerne i rapporti interni al movimento si sistemerà da sé,è una idea che ignora le lezioni dell’esperienza.”

Ritengo faccia riflettere, vero? Gradirei conoscere le vostre opinioni in merito.Io per mio conto trovo convincente, dal punto di vista di un movimento di liberazione nazionale, quanto scritto da Trinakrius.

BASTIANU

P.S. Vorrei segnalare, inoltre la nascita di un nuovo blog che sembra poter essere, almeno in prospettiva, interessante. Ve ne segnalo l’indirizzo:

http://laquestionesiciliana.blogspot.com

Abate Vella ha detto...

Caro Bastianu,

ci voleva un blog pubblicato da qualcuno di area indiscutibilmente "indipendentista"!

Spero che parteciperai attivamente alle nostre discussioni su tutti i blog esprimendo la tua opinione ed investigando e discutendo i fatti di cronaca cercando di andare più a fondo possibile.

Sono sicuro che con la tua partecipazione potremo solo crescere tutti!

Benvenuto!

L'Ingegnere Volante ha detto...

Egregio FABIO-TRINAKRIUS,

Apprezzo molto che tu abbia preso parte alla discussione. Ritengo che nel dialogo ci sia più di un germe di positività, ma la positività in quanto tale. Quindi grazie per esserti speso in questa lunga disanima del tuo pensiero.

Detto ciò, io purtroppo non sono un fine intellettuale, quindi ho una certa difficoltà a capire determinati concetti.

Ad esempio: non riesco a capire perché le vostre visioni socialmente orientate siano inseparabili dall'indipendentismo. Dove sta scritto che l'indipendentismo può avere solo connotati "socialisti"?

Quando poi parli di "Unione dei Sicilianisti,che tanto sa di quel “ pansicilianismo autonomista “ che tanto male fa, da anni, alla Sicilia,spacciando per sicilianiste proposte in realtà antisiciliane", a quali proposte ti riferisci esattamente?

Per quanto attiene poi ai risultati elettorali e/o politici dell'unità, io ritengo che al popolo non interessino i programmi, ma i fatti. Penso che una presenza univoca sulla scena politica possa quanto meno fare da catalizzatore della crescente consapevolezza di sé del Popolo Siciliano. E non credo che per far ciò ci si debba "diluire" o "rinunciare" alle prerogative di ogni singolo movimento/partito. In fondo, le coalizioni esistono. Al governo dell'Italia ci stanno in questo momento il diavolo e l'acqua santa. Eppure al fine di mantenere in piedi interessi loschi loro sì riescono a stare uniti. E non dovrebbero riuscirci i sicilianisti, che hanno a cuore interessi ben più nobili?

Ma, scusami, mi sbaglio o il FNS si è alleato con Leoluca Orlando alle scorse elezioni amministrative di Palermo? Non capisco, con un antimafioso di professione, con un centralista della risma di Orlando ci si può alleare e con gli altri sicilianisti no?

Riguardo poi al processo di liberazione nazionale tu dici: "Ora Noi tutti se organizziamo ed animiamo una onesta, diretta militanza politica e culturale mirante all’Autodeterminazione della Sicilia dobbiamo riconoscere con realismo che difendere e rivendicare le ragioni del Popolo e della Nazione Siciliana non deve necessariamente significare voler essere tutto il processo di liberazione nazionale.
Molti invece credono in questa idea di esclusività monomandataria. Perché?"

Ma non ti sembra che anche la tua posizione vada in tal senso? Se le differenze ideologiche, come dici tu, sono il "lievito della vera politica", allora stu lievitu quannu l'aviti a usari? Intendo dire - con tutto il rispetto - se le idealità sono così importanti, e nessuno vi sta chiedendo di metterle da parte, perché non le portate con voi dentro un processo di unificazione delle forze sicilianiste? Altrimenti mi sembra che questo delle differenze ideologiche sia solo il pretesto per non unirsi agli altri e quindi, per dirla con le tue parole, per affermare una "esclusività monomandataria".

Ancora, tu dici: "Alcuni settori politici dell’area nostra tentano in nome di purismi virtuali solo evocati e di personalismi spesso spregiudicati quelli sì praticati di emarginare e dileggiare tutte le forze e gruppi che non la pensano come loro [...]"

Ma non ti sembra che anche tu stia dileggiando tutte le forze e gruppi che non la pensano come te?

Per una buona volta, perché non ci dici a chi ti riferisci, senza peli sulla lingua.

Noi siamo qui per capire. Ma se non ci aiuti ad individuare questi "populisti" difficilmente ci capiremo qualcosa.

Grazie in anticipo per il tempo che vorrai dedicare a me ai lettori di questo blog.

L'Ingegnere Volante ha detto...

Caro Bastianu,

Grazie per averci segnalato il tuo sito. Anch'io mi auguro che parteciperai attivamente alle nostre discussioni esprimendo la tua opinione.

Per venire al tuo quesito. No, io non credo che prima si debba raggiungere l'unità dei sicilianisti per poter poi sistemare tutto quanto concerne i rapporti interni. Sarebbe pura utopia.

Credo invece che l'unità dei sicilianisti non risolverà i conflitti interni, ma farà da cassa di risonanza delle istanze del Popolo Siciliano, rappresentando al suo interno tutte le componenti ideali, magari in maniera conflittuale.

Se invece aspettiamo che i conflitti interni vengano risolti, possiamo aspettare decenni prima di veder nascere un fronte di liberazione nazionale.

Tu hai una ricetta alternativa?

Anonimo ha detto...

Egregio INGEGNERE VOLANTE,

Grazie per il tuo apprezzamento per quanto mi riguarda sono convinto che anche questi “scambi” rappresentino occasioni per un confronto composto, non formale quanto proficuo.

Accetto pure, come retaggio e tuo specifico tratto retorico, lo schernirti dall’essere persona colta o fine intellettuale che dir si voglia.

Vengo subito al merito della tua risposta e Ti dico cosa ne penso.

Tu scrivi: “[…] non riesco a capire perché le vostre visioni socialmente orientate siano inseparabili dall'indipendentismo.
Dove sta scritto che l'indipendentismo può avere solo connotati "socialisti"[…]“

Ti rispondo distinguendo tra i due corni del dilemma.

Se d’un canto converrai facilmente sull’immediatezza legata al fatto che le nostre visioni socialmente orientate ( per ‘u F.N.S. in chiave democratica e progressista, per Noi di Focus Trinakria con coloriture laburiste e socialdemocratiche, appunto “travagghiste “) sono mezzo per testimoniare e veicolare la nostra idea di Sicilia del futuro, che vogliamo contribuire a rendere, libera e autodeterminata, .

Quanto poi al fatto che l’indipendentismo potrebbe o dovrebbe avere solo connotati "socialisti". Non credo di aver mai scritto e neppure pensato ciò.
Anzi amo dire spesso e con me i miei amici e compagni che Noi siamo necessariamente parte del processo e non tutto il processo di autodeterminazione.

Noi siamo pacifisti, democratici, progressisti alcuni di noi anche ”travagghisti” (o laburisti che dir si voglia), ma mai ci penseremmo di negare altre scelte ideali sia per gli indipendentisti come anche per i centralisti.

Cosa diversa e se mi chiedi se io abbia fiducia e volontà di divulgare, diffondere e propagandare nell’area come anche nella società siciliana le idee e i programmi, da me e dalle organizzazioni, politiche e culturali, a cui sono vicino propugnate. In tal caso Ti dico. certo che credo in quello che faccio. Cosa che del resto penso accada anche a Te.

Nel tuo intervento leggo poi : “[…]Quando poi parli di "Unione dei Sicilianisti,che tanto sa di quel “ pansicilianismo autonomista “ che tanto male fa, da anni, alla Sicilia,spacciando per sicilianiste proposte in realtà antisiciliane", a quali proposte ti riferisci esattamente? […] “

Vorrei poterti rispondere citando solo uno o due casi sporadici o particolari.

Ma sia Io che Tu ben sappiamo che io mi riferisco ad un complessivo, generale atteggiamento, ad un habitus politico che coinvolge, ampi, troppo ampi settori, della politica legata sia ad organizzazioni pseudo-autonomiste come quelle create da alcuni ex esponenti della partitocrazia italiana come anche a certi incongrui atteggiamenti praticati e messi in campo anche da settori che d’un canto si propongono come “vestali “ della purezza e dell’esegesi indipendentista e poi si perdono e proiettano , a livello locale, in alleanze anche spregiudicate con forze unitarie e partitocratriche.

Comprenderai bene che non è solo o tanto questione di nomi quanto di prassi e abitudini politiche. E pur tuttavia credo di essere stato oltre modo chiaro.

Poi continui e scrivi: “ […] Per quanto attiene poi ai risultati elettorali e/o politici dell'unità, io ritengo che al popolo non interessino i programmi, ma i fatti[…].”

I fatti? Davvero qui temo,pur coltivando robustamente la vocazione alla dialettica, di non potere e non volere seguirti sino in fondo.

Se ben comprendo Tu sostieni che i fatti dovrebbero sopravanzare i programmi.

Perdonami ma i fatti non sono mai neutrali.

I Fatti sono sempre frutto, volenti e anche nolenti, di idee e scelte.
Idee, ideali e scelte che, in politica, si traducono in programmi che,soli, possono offrire una proposta, quella sì reale, per la soluzione dei problemi e dei bisogni, nel nostro caso, della Nazione e del Popolo Siciliano.

Sul merito poi di quella “presenza univoca sulla scena politica “ che Tu pensi possa fare da “catalizzatore della crescente consapevolezza di sé del Popolo Siciliano “.

Noi crediamo che ciò in linea di principio potrebbe, bada bene POTREBBE, esser vero se però le condizioni con cui e da cui parte un simile processo di unità e/o rassemblement fossero altre e ben diverse da quelle oggi in campo.

Attualmente si propone solo di realizzare l’ennesima, mera sommatoria di sigle, gruppi senza neppure, lo ribadisco, discutere almeno di programmi se non vogliamo parlare di ideali.

Permettimi poi di dirti, in tutta sincerità, da indipendentista, che la tua successiva riflessione poco mi convince.

Tu scrivi: “[…] In fondo, le coalizioni esistono. Al governo dell'Italia ci stanno in questo momento il diavolo e l'acqua santa. Eppure al fine di mantenere in piedi interessi loschi loro sì riescono a stare uniti. E non dovrebbero riuscirci i sicilianisti, che hanno a cuore interessi ben più nobili? […] “

Credi ciò debba essere il nostro paramentro d’azione e/o aggregazione?

Davvero pensi che i sicilianisti, gli Indipendentisti, tutti gli indipendentisti non siano in grado, neppure di pensare, qualcosa di diverso, migliore e più coerente rispetto a quello che fanno e disfanno i Partiti italiani e centralisti?

Quanto poi alla tua domanda (che mi aspettavo) sulla nostra recente alleanza, alle scorse elezioni amministrative di Palermo, con Leoluca Orlando, Ti risponderò, senza giri di parole , e anzi Ti ringrazio per avermi offerto l’ennesima occasione per chiarire, , il senso lineare e spiegherò anche necessario di quella nostra scelta.

Vedi INGEGNERE VOLANTE, ‘u Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti alleato, in quell’occasione, con “SICILIA DEMOCRATICA in EUROPA” ha lealmente sostenuto la candidatura a Sindaco di Leoluca Orlando.

Lo abbiamo fatto, non alla carlona, ma a seguito di un ragionamento politico ben chiaro.

Si prospettava, sin da subito, una Campagna dura che offriva però l’occasione, a Noi indipendentisti democratici, progressisti e travagghisti che ci riconosciamo nel programma du F.N.S., di affermare e veicolare una schietta presenza indipendentista ad un ampio numero di Siciliani, quelli appunto che vivono, operano e votano nella nostra amata Capitale: Palermo.

Si poneva dunque la necessità di dare voce e visibilità all’Indipendentismo dato che tutte e dico tutte le altre organizzazioni, sicilianiste, sia quelle scese in campo che quelle rimaste in comoda contemplazione, si guardavano bene dal dichiararsi e proporsi come indipendentiste.

‘U F.N.S. decise dunque di percorrere, come al solito, la strada meno facile ma l’unica che offriva l’occasione di battersi da Indipendentisti per la Città di Palermo.

Del resto anche la lista sicilianista che presentava un suo candidato a sindaco e che strizzava l’occhio anche ai nostri voti, aveva esplicitamente per mezzo del suo candidato, escluso di essere indipendentista.

Noi ci siamo schierati come al solito solo per la Nazione ed il Popolo Siciliano, il fatto poi che nella coalizione animata da Leoluca Orlando noi trovammo ascolto e rispetto per le nostre scelte e per i nostri ideali spiega il perché di quella scelta, che non essendo meschini, rivendichiamo.

Fu una scelta non facile, forse anche sofferta, ma che ci vide attenti e impegnati.

Il risultato non è stato certo esaltante quantitativamente ma ne rivendichiamo la necessarietà politica e la qualità è legata al fatto che tutto è stato fatto per dare visibilità alla proposta Indipendentista.

Debbo poi dire che ci fece specie, ma non ci sorprese, l’atteggiamento di certi settori sicilianisti e indipendentisti, che in campagna elettorale come anche dopo, furono zelantemente pronti a criticare ma sempre incapaci di fare altro o anche solo qualcosa “ di indipendentista”.

Al punto che se non ci fossimo esposti Noi, du F.N.S e minor misura di Focus Trinakria, con le nostre facce, essi avrebbero lasciato gli elettori indipendentisti e/o sicilianisti in balia di quei “ presunti autonomisti” che operano quotidianamente, in Parlamento come negli Enti Locali, di fatto contro la Nazione Siciliana e il suo Bene Comune.

Di questi atteggiamenti fanno fede tutta una serie di documenti, anche doviziosamente presenti in rete e ben facilmente recuperabili, che testimoniano l’abitudine, fortunatamente coltivata da pochissimi, al gretto dileggio delle altrui posizioni anche nella nostra Area.

Quanto poi alla questione da Te indicata della “ esclusività monomandataria nel processo di liberazione nazionale “.

E ovvio che sei libero di pensarLa come meglio credi, però devo dirti in sincerità che credo che fosse evidente e chiaro il senso di quanto da me scritto.

Io stigmatizzavo quei comportamenti “personalistici “ che, se vorrai cercare in rete, trovano ampie dimostrazioni sia in alcuni documenti politici come in certi forum.

Ti reputo troppo intelligente e troppo fine intellettuale anche solo per tentare di ribaltare le carte affermando che sarei Io a “ propugnare “ questa esclusività.

StimandoTi devo dunque pensare che Ti occorra tempo per meglio studiare, da esperto della rete quale Tu sei, questi elementi.

Quanto al presunto “dileggio “ vorrei dire che io sviluppo un ragionamento politico, che non chiedo a nessuno di condividere a scatola chiusa, ma che non potrai negare si basa su di una analisi della situazione sia dell’area indipendentista e sicilianista come anche della realtà sociale.

Posso tutto al più portare allo scoperto evidenti incongruenze politiche di forze o gruppi ma mai mi permetto di irridere uomini e donne che non la pensano come me.

Del resto è anche questa parte della “cifra stilistica “ du F.N.S. che, in questi anni difficili, fa sempre più la differenza tra Noi e certi irruenti settori, che conducono, specie in rete, con rodati metodi totalitari, attacchi anche personali a chi come Noi politicamente non la pensa come loro.

Comprendo, per concludere, il senso del tuo invito e pur tuttavia, né per paura né per calcolo, farò i da Te auspicati nomi.

Soprattutto perché così facendo offrirei occasioni di polemica a costoro che mancando di loro peculiari elaborazioni politiche hanno bisogno di polemiche e scontri continui per darsi ed acquisire visibilità.

Come vedi noi sui dati siamo sempre pronti al confronto.
Del resto Ti basterà ripercorrere, attraverso la stampa e internet, i mesi trascorsi per costruire un quadro completo di quanto detto e per farti in piena libertà una tua idea in proposito.
Spero di essere stato esauriente e ho fiducia che, da adesso in poi, potremo confrontarci, senza pregiudizi, anche su altri temi in spirito di amicizia e di collaborazione.

Antudu!


FABIO/TRINAKRIUS