Sia detto per inciso, non sono mai esistiti servizi segreti deviati in Italia. Mai! La favola dei servizi deviati è servita sempre a chi dava certi ordini per nascondersi dietro alla responsabilità di devianze inesistenti.
Nino Arconte, ex “gladiatore”
A vedere la foto sembra di ritorno da una settimana bianca a Saint Moritz, con il suo bel piumino di marca. Ed invece Giuseppe Salvatore Riina è appena uscito dal carcere. Per decorrenza dei termini di custodia cautelare. E lo fa lanciando anche un chiaro segnale e minacciando di rivolgersi alla corte europea dei diritti umani per chiedere un risarcimento. Ha capito a che porta deve bussare.
Nel frattempo a Gela un giudice, tal Edi Pinatto, ci impiega qualcosa come 8 anni a depositare le motivazioni della sentenza di condanna per alcuni mafiosi provocando la loro scarcerazione. Non contento, il CSM boccia la richiesta di sospensione del giudice avanzata dal guardasigilli: l'infame Pinatto continuerà a prendere uno stipendio pagato dai Siciliani. In un paese dove vi sia ancora un qualche barlume di civiltà probabilmente il giudice Pinatto verrebbe linciato in strada per una cosa del genere. Qui come minimo avrà una promozione.
Paolo Borsellino non riesce a capacitarsi dell'assoluzione del capitano Arcangioli (accusato della sparizione dell'agendina rossa di Borsellino) già in fase di udienza preliminare nonostante il gip avesse disposto la sua imputazione coatta. Ed anche noi non riusciamo a capacitarci, visto che esistono precise riprese televisive che incastrano l' Arcangioli.
Come se non bastasse pare che dodici boss siano tornati in libertà a Messina perchè le carte del processo di primo grado non sono arrivate in tempo!!!! Una serie agghiacciante di follie processuali, mediatiche e politiche così assurda da sembrare irreale. Eppure la maggior parte degli italiani continuano a pensare che la mafia sia una creatura tutta siciliana.
Di recente avevamo già lanciato l'allarme in occasione delle apologie mafiose trasmesse da tutte le reti nazionali (pubbliche e private) in più puntate e dedicate agli “eroi popolari” Riina e Provenzano (Il capo dei capi e L'attentatuni). Nessuno fuori dalla Sicilia ha rilevato l'incredibile realtà di questa Italia, dove oramai si inneggia apertamente alla mafia in ogni momento, nel chiaro tentativo di riportarla ai fasti di una volta.
E come mai Riina poteva tranquillamente gustarsi la trasmissione in diretta e le sue dichiarazioni potevano essere raccolte dai giornalisti malgrado il 41bis? Come mai nessuna indagine è stata svolta in proposito? Sul 41bis aleggia più di un sospetto. Non solo è stato permesso ai boss di avere figli in provetta mentre si trovano in carcere in maniera legale (per assicurare discendenza alla cosca?), ma in passato gli stessi boss hanno avuto la possibilità di procreare illegalmente (in maniera naturale?) MALGRADO IL REGIME DEL 41BIS!!!!
Forse siamo soli a combattere contro la mafia, noi Siciliani. Siamo i soli a morire per mano della mafia (lasciate perdere Dalla Chiesa, per carità! Poveri ingenui...) mentre una buona fetta d'Italia ci rema contro coadiuvata dai soliti ascari, coperta dallo scudo mass-mediatico di regime. La verità è che la mafia E' lo stesso stato italiano nella sua essenza più pura. Perchè senza la mafia e senza la repressione armata in Sicilia questo stato non sarebbe mai potuto esistere. E purtroppo c'è ancora qualcuno che vorrebbe salvarlo, questo stato.
Chiudiamo con il commento sconsolato di Piero Grasso (Siciliano, ovviamente...): “E' come svuotare il mare col canestro”. “Gutta cavat lapidem”, aggiungiamo noi.
Nota 9 Aprile 08, ore 21:30
Vogliamo capire per chi vota la mafia (o meglio, quello che resta della mafia)?
Leggete questo articolo. Il CSM deposita le motivazioni della mancata sospensione del giudice Pinatto. Con questa sentenza il CSM boccia una richiesta che era stata fatta dall'ex ministro Mastella (quindi la cosa va avanti già da qualche tempo). Il ministro Mastella, come detto altrove, aveva a suo tempo tradito il governo di centro-sinistra e tramava per la parte avversa (in questo caso attaccando il giudice ritardatario). Le motivazioni riportate nell'articolo dicono tra le righe abbastanza chiaramente che il giudice non viene sospeso perchè per il CSM egli ha fatto il suo dovere (cioè ostacolare la giustizia, oramai non devono più neanche nascondersi). D'altronde il CSM ha dichiarato che questo non era uno sgarbo nei confronti del guardasigilli, il che potrebbe anche essere vero. Potrebbe cioè essere una decisione politica, guarda caso a ridosso delle elezioni. Un segnale ben preciso.
Spero che non vi sia qualcuno ancora convinto che il CSM non sia schierato politicamente. E non credo ci sia bisogno di dire da che parte sia schierato: dalla parte della BCE.
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