martedì 7 ottobre 2008

Ismail Kadare, la Serbia, la Kosova e la fede originale degli albanesi: il cristianesimo

Il più noto ed importante scrittore albanese, Ismail Kadare (nella foto), riguardo la situazione della Kosova dopo la proclamazione dell’indipendenza ha dichiarato a “Globus” - rivista croata: “Gli albanesi sono stati un popolo straniero in Serbia. Loro non hanno nulla in comune dal punto di vista culturale con i serbi. Gli albanesi hanno una cultura e lingua diversa e per anni hanno dovuto vivere sotto l’amministrazione serba. Questo non è assurdo, è tragico...

di Orazio Vasta


Una delle basi della strategia serba contro gli albanesi è stata la loro religione. Certi che l'Europa cristiana avrebbe comunque appoggiato i serbi ortodossi contro gli "albanesi musulmani", hanno fatto tutto il possibile perché la colorazione musulmana degli albanesi venisse messa in grandissimo risalto. E questo veniva accompagnato dallo sforzo contrario: minimizzare, e se possibile far sparire, la fede originale degli albanesi, il cristianesimo. Il fatto che né l'Europa né gli Stati Uniti siano caduti in questa trappola barbara costituisce una vittoria della civiltà occidentale, che si è svincolata con coraggio dai criminali serbi, salvando così la coscienza della cristianità europea da una grave macchia. Questo atto di emancipazione euro-americano avrà apprezzabili conseguenze positive nei rapporti dell'Occidente attuale con tutto il mondo musulmano. E forse non è casuale il fatto che all'origine di questo atto ci sia il popolo albanese, questo popolo che può essere criticato per molte cose, ma non smetterà mai di essere elogiato per una ragione meravigliosa: la tolleranza religiosa. Gli albanesi hanno tre religioni: sono cattolici, musulmani e ortodossi. Da autentici balcanici quali sono, possono essersi scontrati per tanti motivi, ma mai per la religione. Questa immagine di civilizzazione risultava eccessivamente fastidiosa per i progetti antialbanesi dei serbi: perciò hanno fatto tutti gli sforzi possibili per romperla”.

29 settembre 2008
FONTE: A Rarika

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