E’ un antipapista il sindaco di Bruxelles che ha vietato la marcia antisharia
Chi è Freddy Thielemans, il sindaco bruxellois che ha proibito la marcia contro “l'islamizzazione dell'Europa” l’11 settembre scorso?
Possiamo senz'altro dire che si tratta di uno di quei socialisti europei che ha prestato il fianco alle mire espansionistiche dell’Islam sull'Europa. Non è infatti un caso che Bin Laden inviti continuamente i musulmani “europei” a votare in massa per i partiti socialisti. Già, i socialisti. Nella sola Bruxelles, il partito socialista di Thielemans ha arruolato nelle sue file dieci consiglieri musulmani sul totale di 17 che ha nel Consiglio cittadino.
L’Eurabia a Bruxelles è già diventata una realtà: soltanto 13 dei 28 consiglieri della coalizione che governa la città è d’origine belga. Ben 12 sono musulmani, come islamica è il vicesindaco Faouzia Hariche, algerina di nascita. Un governo multiculturale che cerca di amministrare una città sì cosmopolita, ma con una forte componente islamica di cui ha intimamente paura. D’altro canto Thielemans non ha mai fatto mistero che il bando della manifestazione dell’11 settembre corrispondesse al desiderio di “evitare possibili scontri tra i manifestanti e i musulmani locali”. Ancora una volta l’Europa ha calato le braghe per paura di irritare i suoi “pacifici ospiti”. Ma se sono così pacifici, questi figli di Allah, come mai allora ne abbiamo così tanta soggezione?
Interessante, a tal proposito, è la tolleranza tutta europea della macellazione della carne in stile “halal”. In questa parte del mondo, l'Europa appunto, che fatto dell’ambientalismo e dell’animalismo una propria bandiera di civiltà, si consente tranquillamente ai figli di Allah di scannare le bestie col crudele metodo del dissanguamento lento, lentissimo, necessario alla “purificazione” della carne (sic!). Con buona pace degli animalisti, ma fatto salvo l’ordine pubblico! Consentiamo anche questo, nella pia illusione di starcene belli tranquilli mentre l'Islam con la forza dei numeri sta già trasformando l'Europa in Eurabia.
Ma torniamo al nostro simpaticone, il sindaco Thielemans. Il bando della manifestazione pacifica antisharia ha fatto infuriare la destra fiamminga, che accusa Thielemans di simpatizzare per i musulmani soltanto in virtù dell’odio per i cristiani. “Ateo convinto, Thielemans è diventato famoso quando, alla notizia della morte di Giovanni Paolo II, gridò “champagne per tutti!” durante un ricevimento con il sindaco di Angoulême (il collega francese uscì dalla stanza disgustato). Qualche mese prima, il primo cittadino della capitale si era mostrato meno sensibile ai sentimenti offesi dei cattolici rifiutandosi di proibire il dramma di un marocchino pubblicizzato con cartelloni che dipingevano la Madonna con il petto scoperto.” (il Foglio, 8 settembre 2007)
A Bruxelles si dice scherzando che il sindaco – che l’11 settembre ha compiuto 63 anni – temesse il corteo per il timore, in caso di morte del Papa, di dover offrire champagne ai 20 mila manifestanti. Proibendolo se la sarebbe cavata con poco, visto che la maggior parte dei suoi consiglieri sono musulmani, quindi astemi.
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