sabato 12 gennaio 2008

In memoria di Piersanti Mattarella

Ci sono eroi di serie A ed eroi di serie B. Solo il Fronte Nazionale Siciliano sembra essersi ricordato di Piersanti Mattarella nell'anniversario del suo assassinio. La cosa mi lascia personalmente sgomento. Non capisco come mai quasi nessuno si ricordi di questo nostro eroe, che ha tutto il diritto di essere ricordato insieme ai padri della nostra piccola Patria. Forse perché era democristiano? Forse perché l'anticattolicesimo è l'ultimo pregiudizio accettabile? Fatto sta che, al di là delle mie personali convinzioni, fra tutte le forze sedicenti sicilianiste, solo il F.N.S. ha sentito ufficialmente il bisogno di commemorare questo nostro eroe.

Il comunicato stampa datato 5 gennaio 2008 del F.N.S. mi ridà per un attimo la speranza che la Nazione Siciliana esista. Che esista gente capace di guardare al di là del proprio orticello ideologico per comprendere nel suo sguardo tutta la nazione. Per comprendere nel senso più etimologico del termine, ovverosia di "prender con", superando barriere e pregiudizi.

Di questa pietas e di questo amor di patria è fatta la Nazione che amo!

Come Siciliano, dico grazie a Piersanti Mattarella per avere sacrificato la sua vita per la libertà dei Siciliani, e in anni ben peggiori di quelli che viviamo. E dico grazie al Fronte Nazionale Siciliano per aver saputo tenere vive - fin dal 1964, con moderazione e determinazione, e sfindando il conformismo dominante - le speranze di indipendenza del Popolo Siciliano.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie mille per il tuo commento, amico. Ho notato anch'io quelle frasi in quanto detto da Fava, durante l'intervista di Biagi, ma ho ritenuto opportuno comunque pubblicare quell'intervista per sottolineare come l'unione tra Mafia e Stato italiano abbia natali ben antecedenti agli ultimi anni della nostra storia. Nonostante io sia chiaramente cattolico, non posso negare a priori che le unioni tra la Mafia e la vecchia Democrazia Cristiana (molto vicina al potere della Chiesa) abbiano potuto anche portare alla costruzione di chiese per mezzo di soldi ripuliti dalle banche, ma di matrice sporca... Chi può dirlo? Certamente è un'eventualità. Ciò non implica un insozzare la Chiesa, ma una consapevolezza che anche la Chiesa, in quanto formata da uomini come me e come te, possa errare in cose del genere, restando infallibile in tutto quanto certamente saprai già, ed è lì che si trova il cardine della nostra fede, non certo nella consapevolezza che anche gli uomini di Chiesa, proprio perché 'uomini', possono sbagliare.
Sull'esportazione del pensiero mafioso in Piemonte... beh... lì mi sono fatto anch'io una sonora risata, ma che Fava avesse torto o ragione su questo punto, non credo che sia stato ucciso per questo...

Ti aggiungo volentieri anch'io tra i miei preferiti, e colgo l'occasione per ricambiare sentitamente i complimenti: anche il tuo blog non è niente male :)

Per Dio e la Sicilia! Indipendenza!

L'Ingegnere Volante ha detto...

Ciao Laurentius,

Sono contento del tuo commento. Credo che posterò il video di Fava sul mio blog. E' un nostro martire e merita tutta la nostra stima.

Tra i blog più attivi nel mio blogroll, ti consiglio, scusa il gioco di parole, Il Consiglio dell'Abate Vella.

Un caro saluto!

Anonimo ha detto...

Credo che la demonizzazione non porta mai a buoni risultati, ne indicare i mali assoluti.
Questi ragionamenti portano sempre alle contraddizioni ed un esempio ce lo ha dato proprio l'Ing. Volante:

Demonizzare il partito democristiano porta poi a dimenticare quei martiri come Pier Santi Mattarella che hanno dato la vita per la Sicilia.

Ecco perchè per me è necessario anteporre quella che è la Fede cristiana alle ideologie.
Io credo che noi dobbiamo farci questa domanda: teniamo più alla Fede o all'ideologia?
La risposta ci farà acquisire più consapevolezza su ciò che vogliamo realmente.

Non meno importante è la capacità di Dio di trarre il bene dal male.
Quindi io non mi stupirei se con i soldi della mafia sono state costruite delle Chiese.

saluti
Gonzalo

Anonimo ha detto...

Non volevo demonizzare la DC. Fatto sta che molti dei suoi esponenti hanno avuto contatti molto stretti con quella che classicamente definiamo 'Mafia', visto che è la politica italiana la vera Mafia. Cosa dire, allora, del vecchio PSI? Craxi era un angioletto? Naaaaaaaaa... ed ora persone come De Michelis hanno ancora il coraggio di farsi vedere in faccia: questa è l'ennessima (e non ultima) dimostrazione che Mafia e Italia sono una sola cosa.

Anonimo ha detto...

Con molta sincerità io non demonizzo nemmeno la mafia.

E le ragioni sono teologiche.

La mafia è cosa ben diversa dalla massoneria (o meglio dei fini massonici come ci insegna San Massimiliano)

Mentre i mafiosi possono essere catalogati tra i "peccatori contro Dio" e quindi ancora possibili di Grazia; i massoni invece sono catalogabili tra i "peccatori contro lo Spirito Santo" per i quali, Gesù stesso dice, non ci sarà perdono.

Con la rottura definitiva avvenuta tra mafia e massoneria(arresto di Bernardo Provenzano in occasione della vittoria del centrosinistra) la divisione teologica sopracitata è apparsa netta e chiara.

E' necessario dunque adesso fare un esercizio di Fede e concentrarsi su quello che è il vero nemico della Sicilia e di tutta l'Umanità: l'ideale massonico.

link consigliati:

http://it.wikisource.org/wiki/Catechismo_Maggiore/Catechismo/Parte_quinta/Vizi#965._Perch.C3.A9_questi_peccati_si_dicono_in_particolare_contro_lo_Spirito_Santo.3F

http://www.camcris.altervista.org/peccirrem.html

Redazione ha detto...

Premesso che ciascuno è libero di pensarla come crede, vorrei solo dire che è tutto il sistema Italia ad avere fatto uso della mafia, comunisti compresi... come dimostrano le vicende della monnezza a Napoli ma anche i tanti appalti dati in Sicilia alla Cooperativa Ravennate e ad altre cooperative rosse legate a doppio filo al partito comunista.

Il fatto che il Sicilia la DC fosse sempre stata maggioritaria e che in generale l'elettorato si esprime in maggioranza per i partiti moderati e/o di "destra" riflette solo la cultura dei Siciliani, decisamente conservatrice e moderata.

Non vorrei che si demonizzasse mai questo carattere dei Siciliani.

Saluti.