venerdì 22 agosto 2008

"L'eucarestia non è un diritto"

L’Eucarestia non è un diritto, ma un dono. E come tale si deve essere nella condizione di riceverlo. E’ quanto afferma il nuovo responsabile del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, mons. Raymond L. Burke, in una interessante e chiarificatrice intervista pubblicata dal mensile Radici Cristiane.

Monsignor Burke, arcivescovo di Saint Louis (USA) fino alla nomina in Vaticano, va alle radici del “lassismo” imperante in fatto di ricezione dell’Eucarestia, puntando il dito contro “l’insufficiente enfasi nella devozione eucaristica”. Ma poi si sofferma sulla necessità di riaffermare la dottrina della Chiesa quanto a “degna ricezione del Sacramento”, ricordando che accostarsi all’Eucarestia in peccato mortale “è un sacrilegio”.

Monsignor Burke inoltre ribadisce con chiarezza “l’obbligo” del sacerdote a rifiutare l’Eucarestia alle “persone che commettono peccati gravi deliberatamente e sono casi pubblici”, menzionando esplicitamente il caso dei politici che appoggiano l’aborto procurato. L’obbligo nel rifiuto si spiega in due modi, dice mons. Burke: “Innanzitutto per la salvezza della persona stessa, cioè per impedirle di compiere un sacrilegio”; e in secondo luogo “per la salvezza di tutta la Chiesa”: cioè “si deve evitare che la gente sia indotta a pensare che si può essere in stato di peccato mortale e accostarsi all’Eucarestia”, e anche per evitare che si pensi che ciò che “finora tutti credono un peccato serio, non debba esserlo tanto se la Chiesa permette a quella persona di ricevere la Comunione”.

Per conoscere meglio e approfondire il valore dell'Eucarestia consigliamo di leggere il quaderno del Timone scritto da don Claudio Crescimanno, "Eucarestia, la verità della dottrina cattolica".

* Il testo integrale dell'intervista a mons. Burke


Il Timone, 14 agosto 2008

FONTE: Il Timone

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