La nuova Compagnia Aerea Italiana serba un duro colpo all'aeroporto di Palermo e all'economia della Capitale Siciliana. A seguire la presa di posizione del Fronte Nazionale Siciliano, che propone la nascita della Compagnia Aerea Siciliana.
Premesso che non intendiamo cadere nella logica del campanilismo, dobbiamo necessariamente prendere atto del fatto che la recente decisione della nuova Compagnia Aerea Italiana di fare riferimento all'Aeroporto di Catania - e non a Palermo - confermi la perdita di ruolo della nostra Città e del nostro Aeroporto.
Ed è, questa, una tendenza che abbiamo denunziato e denunziamo inutilmente da almeno trent'anni.
La colpa di tutto ciò è da attribuire, non già al "destino", ma al tradimento politico di una classe pseudo-dirigente locale che - (fatte, ovviamente, le dovute eccezioni) - ha, fra gli altri difetti, quello di nutrire il RIGETTO della Sicilianità e la debolezza di fare la "politica" del piccolo favore clientelare, in alternativa ed in sostituzione dell'elaborazione dei grandi progetti di sviluppo.
A questo punto, chiediamo che le scelte della nuova Compagnia Aerea Italiana non siano avventate, nè in questa nè in altra circostanza. E chiediamo che a Palermo si arresti, finalmente, la infelice politica del DEPOTENZIAMENTO dell'Aeroporto "Falcone-Borsellino". E che si attivi una profonda inversione di tendenza. Occorre, cioè, trovare prospettive di sviluppo che non siano la somma di tante centinaia di migliaia di voti di scambio di Destra, di Sinistra e di Centro.
E, a tal proposito, noi Indipendentisti FNS ribadiamo la esigenza che, - a prescindere dai programmi della Compagnia Aerea Italiana, - si dia vita alla Compagnia Aerea Siciliana, che dovrà diventare per la Sicilia (per tutto l'Arcipelago Siciliano) quello che è l'AIR MALTA per la vicina Isola-Repubblica di Malta.
GIOVANNI BASILE
Segretario della Sezione FNS Palermo Centro
Fonte: La Questione Siciliana
Segretario della Sezione FNS Palermo Centro
Fonte: La Questione Siciliana
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